Jeans Modeling with the Multi Gaussian Expansion Method

By Michele Cappellari, Padova, 4 March 1999

Si è utilizzato il metodo del Multi Gaussian Expansion (MGE) per risolvere le equazioni di Jeans nel caso assisimmetrico con funzione di distribuzione f=f(E,Lz). Questo algoritmo risolve con un metodo di calcolo differente lo stesso problema risolto ad esempio da quello di Binney (1990, ApJ, 361, 78).

Il metodo MGE è stato implementato alla maniera utilizzata anche in Cretton & van den Bosch 1998 (astro-ph/9805324). Dettagli del metodo si trovano in Monnet et al. (1992, A&A, 253, 366) e in Emsellem et al. (1994, A&A, 285, 723).

Per la verifica del modello si è applicato il metodo MGE a partire dalla brillanza superficiale prodotta da un Generalized Plummer Model (con n=Infinity). Per questa distribuzione di brillanza esistono infatti delle soluzioni analitiche nel piano meridionale della galassia che sono state ricavate da Satoh (1980, PASJ, 32, 41). 


Generalized Plummer Model b/a=1

Photometric Modeling

La surface brightness di un generalized plummer model di Satoh (1980) è stata approssimata con sole 5 gaussiane. Il risultato del fit è messo a confronto con le curve di livello della distribuzione originaria nella figura seguente (in magnitudini) [si confronti con Fig. 4a di Satoh]. E' mostrato anche un profilo lungo i due assi. L'approssimazione MGE è visualizzata in rosso. In nero è mostrato invece il profilo esatto.

Jeans Modeling

Dopo la deproiezione (si è assunto che la galassia fosse edge-on [i=90°]) e la soluzione delle equazioni di Jeans col metodo MGE (in questo caso si è imposto M/L=costante, e isotropia k=1) si sono calcolati i momenti nel piano meridionale della galassia.
Nella figura seguente è mostrata la variazione spaziale del first non-centered moment (mean rotational velocity) nel piano meridionale (R,z) [cfr. Fig. 7b di Satoh]. Come ci si poteva aspettare i valori risultano attendibili solamente all'interno di una circonferenza di raggio pari a metà della dimensione dell'immagine che si è utilizzata per eseguire il modeling della fotometria. E' mostrato di seguito anche il profilo di velocità nel piano equatoriale (z=0): il profilo calcolato con MGE è visualizzato in rosso, il risultato analitico di Satoh (1980) in nero [cfr. Fig. 5b di Satoh]. La scala spaziale è in unità "a" (vedere i modelli di Satoh). L'unità di misura delle velocità è invece Sqrt(G*M/a).

Line of sight projection

Per finire si è integrato lungo la linea di vista lungo l'asse maggiore della galassia. Il profilo di velocità MGE è mostrato in rosso, il valore semianalitico di Satoh in nero (per confronto col profilo teorico non si è tenuto conto del seeing).

Generalized Plummer Model b/a=10

Esattamente lo stesso procedimento è stato applicato di seguito ad un modello con b/a=10

Photometric Modeling

Jeans Modeling

Line of sight projection


NGC 4342 with HST

Come ulteriore verifica si è calcolato il profilo di rotazione di NGC 4342 (senza buco nero centrale e senza effetti di seeing) a partire dall'approssimazione MGE pubblicata in Table 1 di Cretton & van den Bosh (1998) e da loro ottenuta in base ad osservazioni fotometriche HST.
Si noti la perfetta corrispondenza tra questo profilo e quello di Fig. 3 di CvdB98, per raggi maggiori di ~1.3 arcsec, dove l'effetto del seeing diviene trascurabile. Il picco di velocita' a ~0.5 arcsec, prodotto dal dischetto di stelle circumnucleare sparisce completamente alla risoluzione dello spettro WHT, mentre è visibile, sebbene smussato nello spettro FOS.

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