NGC4698

Jeans Modeling with the MGE Method

By Michele Cappellari, Padova, 10 March 1999



Si è utilizzato il metodo del Multi Gaussian Expansion (MGE) per risolvere le equazioni di Jeans nel caso assisimmetrico con funzione di distribuzione f=f(E,Lz) alla maniera utilizzata anche in Cretton & van den Bosch 1998 (astro-ph/9805324). Si veda quel paper per dettagli sull'applicazione del metodo.

Si è approssimata la fotometria 3.6m in banda R di NGC4698 utilizzando 7 gaussiane. La fotometria viene riprodotta estremamente bene con 5 gaussiane a sezione perfettamente rotonda e due sole gaussiane che approssimano il disco inclinato. Ciò significa che il bulge ha, nelle ipotesi di questo modello, una distribuzione di densità a simmetria sferica. Il confronto fra il modello fotometrico MGE e i profili osservati, sugli assi maggiore e minore, è mostrato qui sotto.

Deproiettando la fotometria nelle ipotesi del metodo MGE, assumendo una inclinazione di i=73° (la deproiezione è definita solo per 71° < i < 90°) si ottengono le seguenti isofote della distribuzione di densità nel piano meridionale della galassia. A destra è mostrata anche la relativa decomposizione fotometrica disco-bulge (in scala logaritmica) trovata dall'approssimazione MGE, che è simile alle decomposizioni non-parametriche mostrate alla pagina seguente (il bulge domina la fotometria sull'asse maggiore fino a R~30")

Risolvendo le equazioni di Jeans alla maniera descritta anche alla pagina seguente, e integrando lungo la linea di vista, si è calcolato il profilo di velocità e di dispersione nel caso isotropo (k=1) e con M/L=cost (M/L è l'unico parametro libero che viene determinato in base alla cinematica osservata).
Si noti in particolare il plateau centrale per r<5" causato in questo modello dalle isofote rotonde che dominano la fotometria centrale (NB: l'approssimazione MGE non tenta di riprodurre ovviamente le isofote centrali allungate ortogonalmente).
Sono mostrate anche le curve di livello del campo di velocità nel piano meridionale della galassia con sovrapposte in violetto le curve di isodensità (in scala logaritmica) sempre nel piano meridionale.

Il modello mostrato rappresenta solo una prima approssimazione volta a capire come potrebbe apparire la curva di rotazione di una galassia con bulge sferico, dal momento che nulla impone nè che f=f(E,Lz), nè che M/L=cost e k=1 (isotropia) sia per il disco che per il bulge. Questo potrebbe spiegare quindi l'accordo solamente qualitativo con i profili l'osservati sull'asse maggiore di NGC4698.

Perchè si può invece escludere un bulge rotante ortogonalmente.



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