Ho tentato quindi di vedere se utilizzando le polveri che in generale
ci si aspetta essere presenti più sul disco che nel bulge, era possibile
scegliere, fra le infinite soluzioni possibili, quella valida per NGC4698,
misurando l'intersezione tra il bulge ed il piano
del disco.
Nella figura sotto sono illustrate tre (dall'alto in basso) delle infinite
soluzioni possibili per la forma intrinseca dell'ellissoide. Si può
verificare come le proiezioni dei tre ellissoidi siano identiche (colonna
centrale), mentre ovviamente la forma dell'intersezione col disco cambia
notevolmente.
La seconda soluzione rappresenta il caso oblato, che suddivide le soluzioni nelle quali l'asse maggiore si trova nel piano del disco, da quelle nelle quali l'asse maggiore è ortogonale al disco. Assumendo che il disco non possa essere nel piano determinato dagli assi maggiore e minore vengono escluse le soluzioni che vanno dal caso prolato (simile alla prima soluzione) al caso oblato (seconda soluzione). Quindi una conferma del fatto che l'asse maggiore sarebbe ortogonale al disco deriverebbe dall'elevato schiacciamento intrinseco richiesto dalle soluzioni possibili con l'asse maggiore nel piano del disco [(asse intermedio)/(asse maggiore)<0.55 con i=60°, (asse intermedio)/(asse maggiore)<0.41 con i=70°].
Nella ricerca dell'intersezione tra il disco e il bulge, analizzando
la nostra immagine in banda R, mi sono però convinto che tale intersezione
non sia in realtà visibile (lascio a voi comunque il giudizio),
ma anzi che ci sia un netto calo della brillanza del disco all'interno
della banda di polveri. Il fatto che il disco
sia in sostanza una sorta di anello (del tipo delle ellittiche con polar
ring) viene anche suggerito dalla forma delle isofote mostrate
qui sotto, dove si vede che le isofote esterne non diventano "disky", come
invece ci si aspetterebbe quando comincia a dominare il disco.
In particolare con questa decomposizione (Figura sotto a sinistra) scompaiono i due netti cali di luminosità nelle "anse" del disco, che erano preponderanti nella migliore decomposizione "standard" con un semplice disco esponenziale (Figura sotto a destra). Ovviamente restano ancora delle sistematiche differenze nel bulge, facilmente comprensibili dal fatto che nulla ci dice che il calo del disco debba essere realmente esponenziale.
La migliore bi-dimensional decomposition con disco esponenziale è mostrata infine nella figura qui sotto
Si fa notare però come esistano altre decomposizioni del tipo
"ellittica con polar ring" per le quali le isofote del bulge sono rotonde.
Tale decomposizione riproduce molto meglio l'andamento della brillanza
superficiale del disco e non può essere scartata a priori.